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Computer Vision Syndrom: ecco come difendervi
Quante ore al giorno trascorriamo davanti ad un computer per poi ritrovarci con gli occhi stanchi, secchi e magari accompagnati da un bel mal di testa? Forse non sapete che questa viene definita dagli esperti la Computer Vision Syndrome (CVS), una patologia dei giorni nostri che coinvolge un numero impressionante di persone compresi i ragazzi e che oltre la vista, anche altre parti del corpo come collo e apparato scheletrico sono messi a dura prova da posizioni scorrette. Secondo il National Institute for Occupational Safety and Health, che si occupa della salute dei lavoratori, è proprio l’affaticamento visivo la prima causa di giorni lavorativi perduti per stanchezza ed errori nel lavoro. Il problema degli schermi dei computer e di quelli degli smartphone è che emettono una luce blu, che secondo alcuni studi, porterebbe ad un rapido invecchiamento della vista che può diventare più sbiadita prima del tempo. Tutto questo può essere contrastato con delle semplici accortezze da adottare tutti i giorni, innanzitutto la distanza dal monitor (meglio grande con alta risoluzione) deve essere di almeno 80 cm, l’illuminazione della stanza il più naturale possibile, ed avere una sedia ergonomica così da evitare posizioni scorrette; in secondo luogo, ogni mezz’ora massimo un’ora, dobbiamo distogliere lo sguardo dallo schermo fissando un oggetto lontano così da riprendere contatto con la realtà circostante per rilassare gli occhi. Possiamo fare anche dei piccoli esercizi così da agevolare la lacrimazione, in quanto l’uso del computer riduce la frequenza di battito dell’occhio di ben cinque volte con conseguente secchezza oculare, strizzate gli occhi come per fare l’occhiolino per qualche minuto e poi fateli roteare, fateli ogni qual volta sentite gli occhi affaticati. Possiamo farci aiutare anche da dei colliri decongestionanti come quelli a base di camomilla o eufrasia. Per chi portasse già degli occhiali da vista vi sono i trattamenti antiriflesso che proteggono dagli effetti della luce blu senza alterarne la visione. Nell’alimentazione di tutti i giorni fate scorta di vitamina A, che aiuta la retina a percepire la luce nella maniera giusta, la troviamo nelle verdure a foglia verde , nelle carote e nelle patate. Come sempre l’importante è sapere ascoltare i segnali che il nostro corpo ci manda e tenersi controllati con una bella visita oculistica.
20/10/2015
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